All’annuale meeting dell’ACSM, una delle più importanti istituzioni di medicina dello sport è stato presentato un interessantissimo studio.
Sono stati selezionati 20 ultra maratoneti Elite di livello comparabile e assegnati casualmente a due diversi gruppi: High Carbo Diet (HCD; 58% carbs, 15% protein, 28% fat) e Low Carbo Diet (LCD; 11% carbs, 19% protein, 71% fat).Continua a leggere…
Il termine autofagia deriva dal greco e significa “mangiare se stessi”. Fu coniato, circa 40 anni fa da Christian De Duve. Sono riconosciuti tre tipi di autofagia: macro-autofagia, micro-autofagia e autofagia mediata da chaperone, una proteina necessaria per la corretta aggregazione delle catene polipeptidiche. Le unità funzionali del nostro organismo sono le cellule dal cui ciclo vitale dipende la nostra salute. All’interno delle cellule tutti i processi biochimici di produzione energetica, sintesi proteica e replicazione del DNA sono permessi da una serie di “strumenti” chiamati organelli.
Una cellula è come un’industria in cui diversi settori utilizzano macchine particolari per trasformare il prodotto grezzo in prodotto finito. Si intuisce immediatamente che la “manutenzione” degli organelli (le macchine industriali del nostro esempio) è estremamente importante per il corretto funzionamento cellulare. Continua a leggere…
Nel corso dell’evoluzione l’essere umano ha dovuto affrontare primariamente il problema dell’approvvigionamento energetico. Il nostro organismo per funzionare necessita di energia che deve essere reperita attraverso il cibo. In epoche remote, tuttavia, non esistevano supermercati e sistemi di conservazione dei cibi, conseguentemente è plausibile pensare che potessero presentarsi dei periodi, più o meno lunghi, in cui i nostri avi dovevano digiunare e al contempo disporre delle energie per fronteggiare i predatori ed i pericoli e procurarsi il cibo. La natura ha escogitato un metodo geniale per ovviare a questo problema riuscendo a produrre l’energia autonomamente. Continua a leggere…